Cercando Stars Hollow … e le ragazze Gilmore!

So già che la maggior parte di voi sta leggendo questo titolo con gli occhi socchiusi, con l’espressione tipica di chi sta pensando: ma di cosa si tratterà? Poi ci siete voi, che invece state già sorridendo perchè sapete bene o almeno immaginate cosa sto per raccontarvi. Bene, non voglio farla troppo lunga e tenervi sulle spine quindi vado dritta al sodo. Stars Hollow è una piccola cittadina del Connecticut con una piazza  alberata, un bellissimo gazebo e negozi gestiti dai suoi abitanti, generazione dopo generazione. Uno di questi è la locanda di Luke, un tipo burbero ma di gran cuore, che ogni giorno sveglia la città  con il suo incomparabile caffè. I suoi clienti abituali sono i cittadini di Stars Hollow, tipi un po’ strambi ma simpatici. E poi ci sono loro, le protagoniste indiscusse:  le ragazze Gilmore,  Lorelay e Rory, una mamma e una figlia logorroiche, con una travolgente personalità e due, anzi quattro magnifici occhi blu.

Le ragazze Gilmore
Le ragazze Gilmore

Protagoniste? Si avete letto bene. Stars Hollow infatti è il nome di fantasia della cittadina in cui è ambientata la serie TV “The Gilmore Girls”, tradotta in italiano (e ancora ne ignoro il motivo) con il titolo “Una mamma per amica” andata in onda in Italia dal 2000 al  2007.

Tour del Connecticut: tra villaggi bucolici e ambientazioni cinematografiche

Chi ha letto New England in camper sa già che avevamo diversi motivi per visitare questa regione, ebbene uno di questi, forse il più importante era quello di riuscire a trovare quei luoghi che hanno ispirato la geniale mente di Amy Sherman Palladino e come lei trovare la nostra “Stars Hollow”. Il Tour dei villaggi che ci avrebbero riportato, almeno con l’immaginazione, tra le strade di Stars Hollow lo abbiamo lasciato di proposito alla fine del nostro viaggio, la “ciliegina sulla torta” di una vacanza già memorabile. Non mi dilungo oltre e non sto a spiegarvi quì le ragioni per cui ho amato tanto questa serie TV (forse un giorno, in un altro post) e vi regalo una lista delle città  del Connecticut che vi consiglio di visitare sia che siate fan delle Gilmore o semplicemente appassionati di quei villaggi in cui le staccionate delle case sono sempre bianche, le strade fiorite e gli abitanti cordiali, insomma quei luoghi da cartolina così perfetti che vorreste metterli in valigia e portarli via con voi.

 

 

Litchfield: nel cuore delle Litchfield Hills

Litchfiled si trova a circa 50 km ovest da Hartford e 40 ad est da Kent dove gli appassionati escursionisti troveranno uno degli accessi per il Sentiero degli Appalachi. Tra le bellissime case  che incorniciano il Litchfield Green (la piazza centrale) e i suoi raffinati ristoranti come l’Arethusa al tavolo, non è raro incontrare qualche celebrità che viene a godersi il ritmo rilassato delle Litchfield Hills sfuggendo al caos metropolitano di New York. Per chi ha più tempo consiglio di visitare il Little Pond Bordwalk Trail, un sentiero di legno rialzato che attraversa per circa 2 km il Bantam River oppure  di passeggiare semplicemente per il paese, curiosare in qualche negozio, magari di antichità  e mangiare un Hamburger al @the Corner, una graziosa  locanda che si affaccia sulla piazza, proprio all’angolo come quella di Luke!

Litchfield   Litchfield

Washington: Relax e Viver sano

Washington si trova cira 20 km a sud di Litchfield, qui la parola d’ordine è “Relax”. Dalle Spa ai centri di meditazione ma anche tante attività per le famiglie, insomma ce n’è per tutti! Per maggiori informazioni su come impiegare il vostro tempo in questa splendida cittadina vi rimando al sito ufficiale. Trattandosi del  “Gilmore Tour”, una tappa a Washington era obbligatoria, pare che fu proprio durante un soggiorno presso il Mayflower Inn che Amy Shermann Palladino ebbe l’ispirazione per produrre la serie.

Mayflower InnQuesto splendido Resort è immerso nel verde e pertanto non potrete ammirarlo dalla strada, quindi, a meno che non vogliate mettere mano al portafoglio per trascorrere con la vostra famiglia una costosa notte in questo hotel , consiglio almeno di regalarvi una gustosa colazione nel ristorante annesso, dove almeno verrete ricompensati con squisiti prodotti locali e un magnifico panorama, provare per credere!

Woodbury: a spasso nel tempo tra i negozi di antichità

Visitare il New England significa scoprire la vera storia americana e i luoghi più famosi nei quali, battaglia dopo battaglia sono nati gli Stati Uniti d’America. Ora, aprite la vostra mente, accantonate il vostro orgoglio nazionale per un momento e lasciatevi conquistare da quel lato storico del  “Nuovo Mondo” che saprà affascinarvi con il suo stile a stelle e strisce. Oltre ai monumenti e i luoghi più importanti per la storia americana vi consiglio di curiosare nei negozi di antichità.

Il New England è la patria di questo genere di attività e Woodbury, se non la capitale è senz’altro uno dei centri maggiori. Cimeli risalenti alla guerra d’indipendenza, oggetti vintage dei magnifici anni ’50, giocattoli d’epoca per i più piccoli e curiosità di ogni tipo. Avrete l’opportunità di scoprire un altro lato d’America, di entrare almeno con l’immaginazione nella casa dello zio Sam. Noi eravamo ovviamente alla ricerca del negozio della “Signora Kim”.

E se siete stanchi di curiosare fermatevi alla Liquid Chocolate and Company per una pausa golosa e rigenerante.

New Milford: siamo arrivati a Stars Hollow?

E’ difficile dire quale delle cittadine che abbiamo visitato durante il “Gilmore Tour” sia quella che più si avvicina all’immaginaria Stars Hollow. In ognuna abbiamo trovato un luogo, una casa, un locale che ci ha ricordato la nostra serie TV preferita. Chi conosce bene il telefilm sa però che il lato più affascinante di questa serie, l’anima pulsante di Stars Hollow è la sua comunità, abitanti alquanto bizzarri ma che ognuno di noi vorrebbe avere come vicini di casa. Qui a New Milford abbiamo trovato il luogo simbolo di Stars Hollow, forse il più amato dalla comunità che stagione dopo stagione, anno dopo anno si riunisce proprio qui per celebrare le numerose ricorrenze e manifestazioni che rendono questa città ancora più speciale. Sto parlando del suo gazebo. Bianco, candido sul verde della piazza centrale, circondato da bellissimi alberi che durante la stagione del foliage rendono l’atmosfera ancora più accogliente. Purtroppo il tempo che avevamo a disposizione non ci ha permesso di conoscere tutta la comunità, ma il breve e piacevole incontro con la signora del Tasty Waves Frozen Yogurt Cafè ci ha lasciato sicuramente un bel ricordo.

 

New England in Camper: un’avventura on the road

L’Indian Summer, l’oceano, le aragoste del Maine, i ponti coperti e non so quanti altri motivi avevamo per visitare il New England. Connecticut, Rhode Island,  Massachussets, Maine, New Hampshire e Vermont, i sei stati a nord est degli Stati Uniti costituiscono la culla della storia americana e offrono una varietà incredibile di paesaggi, luoghi storici, eventi culturali e cibi prelibati. Questa meta è rimasta in un cassetto ad aspettare che arrivasse il momento giusto per essere approfondita, progettata e finalmente scoperta. Il momento è arrivato con la nascita di nostra figlia. Sapevamo che il nostro primo viaggio insieme sarebbe stata “un’avventura on the road”, anche se meno impegnativo rispetto ai nostri soliti itinerari, e la meta era lì, pronta ad aspettarci. Il luogo era chiaro, ma come fare con una bambina di appena sette mesi e in piena fase di svezzamento?

Noleggiamo un camper!
Noleggiamo un camper!

Devo ammettere che la lampadina si è accesa al papà che mi ha convinta subito con la sua proposta: noleggiamo un camper! Con questa soluzione non solo abbiamo spuntato due importanti voci dalla lista delle cose da fare (dove dormire, mezzo da noleggiare) ma ci siamo sentiti subito più sereni riguardo ai bisogni primari di Mimmi (pappa, pannolino).

Viaggio on the road con bebè: conta il gioco di squadra

Iniziamo con l’essere onesti,  i viaggi con i bambini piccoli necessitano di qualche accorgimento in più, soprattutto in fase di organizzazione e molta, molta pazienza. Un viaggio itinerante non è proprio come una vacanza all inclusive, se il neonato ha deciso di trasformarsi in un animaletto notturno e di accorciare le tue preziose ore di sonno, l’indomani non ci sarà un bel lettino sulla spiaggia ad attenderti ma magari la tappa più lunga del tuo viaggio e quindi tanti chilometri da percorrere. A questo punto entra in gioco il lavoro di squadra: mamma sveglia con bimbo e papà-autista riposa (o viceversa). Insomma, un viaggio con un bambino può cambiare i tuoi ritmi, la tua autonomia e a volte la percezione del luogo che si visita, ma se viaggiare non è solo una passione, è qualcosa di più, che fa parte di te, del tuo DNA, niente può frenare questo impulso e farlo con un figlio rende l’esperienza ancora più intensa e il ricordo più importante.

Dormire nei parchi statali: il giusto compromesso fra Walmart e Camping Resorts.

Area di sosta
Area di sosta

Una volta scelto il camper e studiato l’itinerario da percorrere abbiamo prenotato i campeggi, quasi tutti nei parchi statali, ottimi per la posizione e il prezzo. Le aree sosta per camper all’interno dei parchi statali sono piuttosto spartane ma quasi tutte offrono allaccio all’acqua e corrente, tavolo di legno con panche, zona attrezzata per accendere un falò e bagni con docce (a volte puliti!). Noi in realtà abbiamo usato queste attrezzature solo un paio di volte e la doccia una. Viaggiare con un camper americano il 90% delle volte significa spostarsi con una mini-casa mobile che offre un gran numero di comodità come: camera da letto, bagno con doccia, cucina attrezzata, frigorifero, forno, microonde, TV, zona salotto e chi più ne ha più ne metta.

La nostra “Diane” (così abbiamo battezzato la nostra casa viaggiante) era lunga 10 metri e alta 3 e quando la sera aprivamo gli Slide-out la superficie gattonabile per la nostra Mimmi aumentava ancora di più e lei era libera di scorrazzare in giro mentre noi preparavamo comodamente la sua e la nostra pappa.

On the road: camperisti si diventa

Come vi dicevo, all’inizio non è facile guidare un camper di tali dimensioni, soprattutto se è la prima volta che ci si trova al volante di un mezzo così grande. Le strade per fortuna negli USA sono ampie ma a volte non abbastanza per tutti i tipi di mezzi. Se seguite la Guida Galattica per Camperisti, sicuramente eviterete di dover uscire da una Parkway per non rischiare di scoperchiare il vostro mezzo di trasporto sotto un ponte troppo basso, di essere scortati dal NYPD (Polizia di New York) perché avete imboccato l’uscita riservata alle automobili invece di quella dei bus, oppure di bloccare il traffico di una tranquilla cittadina per cercare parcheggio.

Detto questo vi starete chiedendo: è stata veramente una buona scelta quella del camper?

Decisamente sì! Forse avendo avuto la possibilità ne avremmo scelto uno più piccolo ma purtroppo essendo il periodo di alta stagione Diane era la nostra ultima chance. Con il camper non ci siamo mai preoccupati di dove far mangiare Mimmi, dove scaldare la pappa, cambiare il pannolino o farla giocare ogni tanto fuori dal seggiolino.

I vantaggi di viaggiare in camper

Siamo stati a contatto con la natura, e siamo rimasti sorpresi soprattutto da quella antropica, che si è rivelata la migliore e più cordiale che abbiamo mai incontrato durante i nostri viaggi. 

Tutti, e sottolineo tutti gli americani che abbiamo incontrato (e non solo nei campeggi), ci hanno aiutato, sorriso, raccontato le loro storie e soprattutto hanno riempito di complimenti la nostra piccola, che una volta tornata a casa regalava un sorriso a tutte le persone che incontrava. Il clima non è mai stato un problema perché anche durante le giornate di pioggia avevamo la nostra accogliente casetta a riscaldarci e Mimmi poteva fare il suo riposino mentre noi ammiravamo l’oceano, i laghi, le montagne e molto altro seduti comodamente al tavolo del nostro “salotto viaggiante”.

Area di sosta in un parco statale
Area di sosta in un parco statale

Un altro punto a favore del camper è la possibilità di cucinare i prodotti locali, che nel New England sono tanti e tutti ottimi, a partire dalle aragoste, i mirtilli, lo sciroppo d’acero, i formaggi locali e molto altro e risparmiare così sulla voce “pasti”.

Aragosta del Maine
Aragosta del Maine

Nel Maine abbiamo scoperto il supermercato Hanna Ford che vende prodotti di ottima qualità e durante il nostro itinerario è diventato un punto di riferimento quando era il momento di fare la spesa. Se capitate lì, non perdete l’occasione di acquistare un’aragosta intera a soli 7 $, e se vi preoccupa la cottura non c’è problema, il commesso la cuoce per voi, gratis!

New England: itinerario di viaggio

Il nostro viaggio on the road New England- New York è durato in tutto 21 giorni (16 settembre-9 ottobre 2018), di cui 18 trascorsi a bordo del nostro camper e gli ultimi tre a NYC.

Breve parentesi: abbiamo scelto di partire da New York perché volevamo fermarci qualche giorno nella Grande Mela prima del rientro. Tornando indietro non rifarei questa scelta. New York merita un viaggio a sé, così come il New England. Questa scelta ci è costata una settimana in più di viaggio, tra uscire e rientrare nella City, che avremmo preferito dedicare ad altri luoghi. Per un viaggio nel New England consiglio di scegliere come base di partenza Boston, perfetta per visitare la regione, qualsiasi sia il vostro itinerario.

Tornando a noi, siamo partiti dal New Jersey e abbiamo risalito tutta la costa fino all’Acadia National Park nel Maine.

Oceano New England
Oceano New England

Dopo aver salutato la costa che ci ha regalato paesaggi mozzafiato, come Newport, Salisbury e Bar Harbour, e dato la possibilità di approfondire la nostra conoscenza della storia americana a Boston, Plymouth e Salem,

Plymouth
Plymouth

abbiamo invertito la rotta e ci siamo inoltrati nelle regioni più rurali e montuose del New Hampshire, Vermont e Connecticut, alla ricerca dei famosi ponti coperti e non solo.

Ponte coperto
Ponte coperto

New England in autunno: alla ricerca dell’ “Indian Summer”

Dopo la caccia all’aragosta più buona siamo andati a caccia delle foglie più colorate. 

Foliage
Foliage

Come ho accennato all’inizio, una delle ragioni che ci ha spinto a visitare il New England è stata sicuramente la cosiddetta “Indian Summer”, quando il fenomeno del foliage, qui più che in altre parti del mondo regala uno spettacolo cromatico unico. Avevamo scelto le date con cura per poter assistere a questo affascinante fenomeno. Purtroppo non è sempre facile indovinare il periodo del famoso “picco” in cui tutte le gradazioni di rosso, arancio e giallo sono al massimo del loro splendore. Nel 2018 il picco è arrivato più tardi del previsto, per fortuna però abbiamo potuto ammirare dei bellissimi paesaggi in alcune zone delle White Mountains nel New Hampshire e soprattutto sulle Green Mountains nel Vermont, dove la variazione cromatica delle foglie ci ha regalato degli scorci infuocati.

Il nostro viaggio infine si è concluso con una terza e ultima caccia: la ricerca di “Stars Hollow”, ma per questo, come per New York, c’è un capitolo a parte….

Abbiamo percorso più di 2500 chilometri grazie alla nostra Diane ma soprattutto alla nostra Mimmi che speriamo, nonostante la tenera età conserverà almeno dei ricordi sensoriali di questa meravigliosa esperienza. Il profumo dell’oceano sarà la sua “madeleine di Proust” e ogni volta che ne verrà inebriata abbraccerà di nuovo, se non con la mente ma con tutti i suoi sensi la sua mamma e il suo papà.

Il profumo dell'oceano
Il profumo dell’oceano